Primavere fontanare

 

21 marzo 2005, primo giorno di primavera.

Dove vivo ora la neve quest’anno è caduta abbondante e si è ormai sciolta… Il mio pensiero vola, torna alla primavera della mia infanzia alla Fonte. Lì la primavera arrivava più tardi, verso aprile, se non maggio, a causa dell’altitudine. In quel periodo partorivano pecore e capre perciò, appena apparivano le prime macchie di verde, noi ragazzi, dopo essere stati a scuola, portavamo le mamme e i piccoli a pascolare. Con noi si portavamo da svolgere i compiti che, svelti svelti facevamo, e poi era festa! Correvamo insieme agli agnellini - erano i nostri giocattoli…- e facevamo mazzi di violette che portavamo a scuola alle maestre il giorno dopo. La parte dietro la Chiesa, dietro il colle e la valle di San Pietro erano il teatro naturale dei nostri giochi. A sera si tornava felici a casa. Oggi si direbbe che i nostri genitori ci sfruttavano… pare che i bimbi di adesso debbano solo giocare… Per noi erano momenti felici, ci sentivamo grandi e i ‘bravi’ che alla sera ci dicevano i nostri genitori erano i premi più grandi e ambiti che potevamo ricevere.

 

 

                                                                                              M. A. D’Ascenzo