I MICCALETTI

 

L’altro giorno, mentre sfogliavo le foto del matrimonio di mia cugina Marianna, mi è tornata in mente una vecchia storia che raccontava la nonna e che con l’Abbazia di Santa Lucia  dove lei si è sposata è strettamente collegata, ed è per l’appunto quella dei Miccaletti. Erano questi dei briganti che infestavano l’Italia meridionale e che erano connotati da un berretto rosso. Lo Stato invano cercava di sterminarli ma non ci riusciva, vuoi perché erano troppo furbi e vuoi perché la popolazione vedeva in loro degli amici. Si erano rifugiati allora, in seguito ad una scorribanda proprio dentro l'Abbazia, di li certo nessuno avrebbe potuto nè stanarli nè tanto meno cacciarli. Ma il caso birichino e dispettoso volle giocargli un tiro mancino. Una comitiva di dolci fanciulle, capitanata da una vecchietta, aveva deciso di fare li vicino una bella scampagnata e di usufruire della chiesa come appoggio per viveri e coperte. Mentre una soave donzella andava a depositare le provviste, vide spuntare dal sotterraneo un berretto rosso e subito corse dalla vecchietta per avvisarla del pericolo. Già, si trattava per loro di un vero e proprio guaio perché non erano dei forti soldati ma ahimè soltanto delle povere figliole. La  donna però non si perse d’animo ed escogitò immediatamente un piano, chiamò a raduno le ragazze e disse: “Ebbene figlie mé, mò ce tenem salvà, me tenete sta a sentì, i fa com’dich’ì”. Tutte capirono immediatamente il pericolo e giurarono di obbedire e la nonna cominciò: “Sette ne vanne pe’ lena”, e ne sviò “Sette n’ammassene i vann a piglià la farina, sette ne spianano” e così facendo le mandò via tutte man mano. Alla fine, rimasta sola, chiuse dietro di sè il grosso portone dell’Abbazia e portò via la chiave, ma aveva dimenticato dentro la mantella. Uno dei briganti se ne accorse, si affacciò ad una finestra e gridò: “Bella fé, te si scurdata la madricchia” e lei prontamente rispose: “Piglietesela, magnetesela, sdevuretesela” e scappò lontano.

 

 (di Marianna Lucantonio)